PROGENIE DEGENERE

Quello che troverai nel mio Blog, vuole essere un input alla tua curiosità e genialità artistica, senza sottovalutare l'attenzione di quanti si ritengano palesemente "negati per la pittura". A tutti consiglio di liberarsi attraverso il colore, senza lasciarsi inibire, condizionare dal giudizio: probabilmente l'arte più significativa è stata quella generata dall’irragionevole nell'irragionevole. Oltre la giusta contraddizione, se la Tecnica è una base concreta, la genialità è un'altezza inconcreta, appunto amorfica, irraggiungibile, inafferrabile…

mercoledì 17 luglio 2013

INCISIONE

INCISIONE. Con questo termine viene indicato un procedimento che consiste nell’eseguire un disegno su di una superficie dura detta matrice. Questa tecnica viene eseguita in cavo, in piano o in rilievo. INCISIONE IN RILIEVO (XILOGRAFIA / LINEOGRAFIA): sulla matrice la parte destinata a ricevere l’inchiostro sporge, e quindi risulterà bianca nella stampa. INCISIONE IN PIANO (LITOGRAFIA / SERIGRAFIA): la matrice non porta rilievi evidenti. INCISIONE IN CAVO (PUNTASECCA, BULINO, ACQUATINTA, ACQUAFORTE): in questo caso le parti incise sulla matrice saranno quelle che risulteranno nella stampa. PUNTASECCA, è eseguita con una punta conica molto affilata, che va a lacerare il metallo, lasciando sulla lastra residui di metallo chiamati 'barbe', che non vengono eliminate, poiché andranno a trattenere l’inchiostratura, producendo un segno sfumato, che si deteriorerà generalmente dopo la quinta stampa. BULINO, come la calcografia, risale ai principi del Quattrocento, nella fattispecie all’artigianato degli orafi, a cui venivano affidati disegni da riprodurre su rame e quindi stampati in serie. E’ un attrezzo che serve per incidere - e che dà il nome alla stessa tecnica in cavo - costituito da un ferro con punte di diverse sezioni; come le altre tecniche ad in cavo, le parti tracciate sulla matrice accoglieranno l’inchiostro, poi eliminato per eccesso, e quindi appoggiata la carta sulla lastra, fatto passare il tutto sotto il torchio, l’inchiostro si trasferirà sulla carta. ACQUAFORTE, dal latino acqua fortis, come veniva chiamato l’acido nitrico durante il Medioevo, utilizzato per decorare armi ed armature. Tecnica: dopo aver steso su di una lastra di metallo uno strato sottilissimo di cera, il disegno verrà eseguito con una punta conica, che portando via la cera lascerà nudo il metallo sottostante; così trattata, la lastra verrà immersa nell'acido, che andrà ad incidere solo i punti dove non sarà più presente la cera; un tempo di immersione prolungato determinerà segni/solchi sempre più evidenti e profondi, proprio per via della maggiore corrosione. Dopo aver asportata la cera, si procederà all’inchiostratura ed alla stampa. ACQUATINTA, è un procedimento - granitura - che consiste nel rendere ruvida la lastra con materiali come il sale, le resine, il bitume. Solo le parti che si vorranno ottenere chiare, saranno coperte dalla vernice; si procederà all’immersione della matrice nell’acido, che corroderà solo le parti non protette dalla vernice, alias morsura. E’ questa una tecnica che se alternata nei passaggi dalla copertura alla morsura, determinerà effetti di chiaroscuro. Le sue origini sono contemporanee all’acquaforte.
Procedimento litografico, fu scoperto verso la fine del ‘700, da Alois Senefelder di Monaco di Baviera, il quale si avvalse del sistema a 'stampa piana'- litografia -, usando una pietra calcarea prelevata dal fiume Isar, con proprietà d’assorbire acqua e grasso; su questo si basa la stampa litografica: l’acqua ed il grasso si respingono e sfruttando questo principio, se si disegnerà ad inchiostro, gesso o matita grassi, il tratto accetterà soltanto il grasso, respingendo l’acqua; viceversa, le parti bagnate non accetteranno quelle grasse. Questo tipo di procedimento, è una via di mezzo tra la xilografia e la calcografia; rispettivamente, nella prima vengono riprodotte le parti tralasciate, nella seconda risulteranno nella stampa, solo le parti incise sulla lastra di metallo. Nella litografia (pietra), le parti disegnate rimangono in piano, poiché la riproduzione è il risultato di un processo chimico. La pietra deve essere preparata in base al disegno che si appresta ad accogliere. Se si disegnerà ad inchiostro liquido, la pietra dovrà essere trattata con finissima sabbia di quarzo (affinché la superficie si levighi perfettamente); per il disegno a matita grassa, la pietra dovrà essere trattata con sabbia più grossolana. Il disegno sulla pietra ruvida rende al meglio la morbidezza del tratto e gli effetti pittorici.
LINEOGRAFIA: la matrice è costituita da una tavoletta di linoleum, un impasto di farina di sughero, olio di lino ed una trama di iuta (il tutto può essere sostituito dall’adigraf, di uso scolastico). La matrice verrà intagliata con delle piccole punte taglienti di diverse forme, dette sgorbie, poste sopra una impugnatura, e quindi variabili; poi inchiostrata a rullo, con inchiostro tipografico (le parti intagliate sulla matrice - o tavoletta di adigraf - risulteranno bianche nella stampa); è preferibile preparare il disegno su di un foglio lucido e ricalcarlo rovesciato sulla matrice. XILOGRAFIA: dal greco xulon/legno e grafo/scrivo; questa tecnica nasce in Oriente prima dell’anno Mille, mentre in Italia si diffonderà a partire dalla metà del Trecento. La matrice è costituita da una tavoletta di legno robusto. Se la tavoletta è tagliata secondo la lunghezza del legno (di filo) dovrà essere intagliata con le sgorbie, scalpelli, lame; se il taglio è di testa (quando sono visibili i cerchi concentrici, e potranno essere incisi segni più sottili), si userà il bulino (ferro con punta di varie forme e dimensioni). Tecnica: si può procedere all’intaglio direttamente sulla matrice, o dopo aver trasferito il disegno; si procederà ad inchiostrare con il rullo la matrice, su cui sarà sovrapposta la carta; il tutto compresso attraverso una macchina tipografica denominata 'torchio'. Si può anche stampare a colori, preparando, per ogni colore, una matrice differente e stamparle in sequenza sullo stesso foglio di carta.

TECNICHE PITTORICHE

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